Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito
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I Trovatori: musica e poesia nelle corti medioevali
26 2022, Palazzo Penotti Ubertini – Orta

ANTICA LIUTERIA SANGINETO:
ADRIANO SANGINETO - arpa, galoucorde, buttafuoco, sinfònia, percussioni, voce
CATERINA SANGINETO - voce, salterio a pizzico, organistrum, flauti, percussioni
JACOPO VENTURA - liuti, organistrum, voce

MARCELLO MAGNONE, voce recitante

ANONIMO SEC. XII
Le rossignol

BERNARD DE VENTADORN (fl. 1147- 1170)
Can vei la lauzeta mover

BEATRIZ DE DIA (fl. c. 1175)
A chantar m’er de so qu'en non volria

GUIOT DE DIJON (fl 1215-1225)
Chanterai por mon coraige

ANONIMO SEC.. XIII
Saltarello

JEHAN DE LESCUREL (fl. 1320)
Dame, vo regars m0ont mis en la voie

RAIMBAUT DE VAQUEIRAS (fl. 1180-1205)
Kalenda maja

RICCARDO CUOR DI LEONE (1157 - 1199)
Ja nuns hons pris

ANONIMO SEC. XIV
Lamento di Tristano - La Rotta

WALTHER VON DEI VOGELWEIDE (1170 - 1230)
Palästinalied

ANONIMO SEC. XIII
A l’entrada del tens clar

GAUCELM FAIDIT (fl. 1185-1220) - SORDELLO DA GOITO (1200?-1270?)
Chant e deport - Entre dolsor

GIRAUT DE BORNEIL (fl. 1190-1215)
Reis Glorios

ADAM DE LA HALLE (s.d. - 1288)
Robin m'aime

MARCABRU (1110 – s.d.)
L’autrier jost una subissa


ANTICA LIUTERIA SANGINETO Il gruppo Antica Liuteria Sangineto nasce nel 2000 nell’ambiente artistico della liuteria del maestro Michele Sangineto. Il nucleo originario del gruppo, costituito dall’intera famiglia Sangineto (padre, madre e due figli gemelli), propone concerti con cordofoni popolari e incide alcune monografie, edite da Red Edizioni, sugli strumenti costruiti da Michele: arpe, salteri ad arco e a pizzico, e altri.
Con questa formazione, il gruppo esporta la musica popolare italiana dal tardo Medioevo al Rinascimento nei vari festival europei (Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Germania e Ungheria). Grazie all’approfondimento e alla ricerca, in collaborazione con paleografi musicali italiani, Michele Sangineto dal 2010 ricostruisce strumenti musicali raffigurati in dipinti e affreschi di maestri del Rinascimento (Organo di carta di Leonardo da Vinci, Galoucorde e Sangicorde di Piero di Cosimo, Claviharpa e Ghironda del Giorgione, Liuti e Ribeche di Gaudenzio Ferrari, e altri), fornendo al gruppo Antica Liuteria Sangineto nuove possibilità di sperimentazione sonora e tecnica. Tali strumenti, probabilmente frutto della fantasia dei pittori, vengono adattati dal liutaio Michele Sangineto affinché essi non siano mere riproduzioni esteticamente armoniose ma che producano suoni, vibrazioni e melodie. L’ambito di ricerca e sperimentazione del gruppo concerne l’aspetto funzionale di questi strumenti poiché dal punto di vista organologico non esistono testimonianze sulla loro accordatura e sulla tecnica digitale.
Attualmente Antica Liuteria Sangineto tiene lezioni e numerosi concerti, mostrando l’uso e le potenzialità timbriche di questi strumenti e spiegandone la provenienza storico-iconografica

ADRIANO SANGINETO, nato e cresciuto nell'ambiente della liuteria paterna, Adriano si forma come musicista venendo a contatto con personalità di spicco della cultura popolare internazionale, come Alan Stivell, Carlos Nunez, i Chieftains e altri. Appassionato degli strumenti etnici in generale, esprime un eclettismo musicale in svariati ambiti musicali, dalla musica antica a quella moderna, passando per la musica classica, il new age, il pop, e rivalutando la musica popolare italiana ed europea con arrangiamenti originali. Adriano suona numerosi strumenti a fiato e a corda e si specializza in clarinetto al conservatorio di Milano e in arpa celtica compiendo studi da autodidatta. Grazie all'approfondimento della composizione classica in conservatorio e alla sua coniugazione con la cultura musicale popolare, compone brani per numerose destinazioni, colonne sonore, attività teatrali, pubblicità.
Ha all’attivo 13 incisioni discografiche (come solista e in gruppo) e numerose collaborazioni con artisti del panorama italiano ed europeo.
Nel 2013 Adriano fonda il gruppo Antica Liuteria Sangineto, con cui presenta un repertorio di musica antica (dal Medioevo al Barocco) utilizzando strumenti tratti dai dipinti di maestri pittori del Rinascimento. Grazie alla cooperazione con paleografi musicali, il progetto ha due pubblicazioni discografiche: la prima, nel dicembre 2013, a scopo divulgativo degli strumenti, e la seconda, nell’aprile 2019, con un particolare accento sulla musica ai tempi di Leonardo da Vinci.

CATERINA SANGINETO, figlia del liutaio Michele Sangineto, si forma nell’ambiente artistico del padre. Sin dall’età di 6 anni apprende a suonare diversi cordofoni della tradizione europea (salterio ad arco, a pizzico, arpa). A 8 anni inizia lo studio del repertorio medioevale e rinascimentale sotto la guida della paleografa e medievista Dott.ssa Giovanna Motta e si esibisce nell’ambito di rievocazioni storiche.
Dal 2000 ad oggi con la formazione Ensemble Sangineto, fondata col fratello, esplora un repertorio eterogeneo dal Medioevo alla musica popolare di tradizione inglese, irlandese e francese e partecipa a rassegne concertistiche e festival di musica antica e celtica in Italia, Europa e Russia.
Compie studi accademici presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano: studia flauto traverso con il M° Rocco Abate e flauto dolce e traversiere con il M° G. Battista Columbro. Sotto la direzione del M° Francesca Torelli si accosta al repertorio vocale del primo barocco inglese e italiano e si esibisce come cantante solista nell’ambito di rassegne organizzate dal Conservatorio.
Attualmente sta approfondendo lo studio del canto barocco presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara sotto la guida del M° Roberto Balconi.
Collabora a diverse formazioni come cantante e strumentista ed ha all’attivo numerose produzioni discografiche. In qualità di cantante partecipa alla registrazione di colonne sonore di film e cortometraggi e a programmi televisivi.

JACOPO VENTURA, classe 1983, inizia giovanissimo lo studio della chitarra classica con il M° Fabrizio Cerri e prosegue il suo percorso accademico al conservatorio “G. Cantelli” di Novara sotto la guida del M° Mario Dell’Ara.
Parallelamente allo studio della chitarra intraprende lo studio di vari strumenti a corda provenienti dall’ambito della tradizione europea (mandolino, mandola, bandurria) ed extra-europea (bouzouki, saz-baglama, oud, tambura) fino a specializzarsi sui repertori etnici europei del XIX° secolo.
Porta avanti attività di ricerca e reinterpretazione del repertorio popolare del Piemonte, sua regione di origine.
Con i suoi progetti di matrice etnica, da più di 10 anni conduce una carriera concertistica che l’ha portato ben oltre i confini nazionali, arrivando a suonare in praticamente tutta Europa, America del Nord e del Sud.

 

MARCELLO MAGNONE dimostra la sua precocità in ambito teatrale e musicale esordendo all’età di 9 anni nel concerto dedicato al M° Alberto Mozzati con Histoire de Babar di Francis Poulenc (Rosetum, Milano 1984). Dato l’ottimo esito, viene invitato l’anno seguente a partecipare alla stagione concertistica del Museo della Scala presso il Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala di Milano.
Accanto agli studi classici e musicali, conduce una costante presenza sia in ambito musicale sia in ambito teatrale,
Intensa la sua attività negli ensemble vocali da camera Pro Musica Antiqua e Il Meliloto con i quali tiene numerosi concerti con repertorio prevalentemente rinascimentale e barocco. Partecipa alla realizzazione di brani sinfonico-corali sotto la direzione, fra gli altri, di Giovanni Cavedon, Giorgio Ubaldi, Marco Berrini, Mirko Guadagnini.
In ambito teatrale partecipa alla compagnia “Il Teatrino di OF” di Gherardo Lombardo e, dal 2010, ai laboratori di “Teatri Possibili” presso il Teatro Libero di Milano sotto la regia di Tiziana Bergamaschi, Maria Luisa Mello e Marisa Miritello; dal 2019 fa parte della compagnia “I Copioni” diretta da Gustavo La Volpe.
Tra i lavori teatrali cui ha partecipato, si citano in particolare La casa degli Spiriti (2012, adattamento da Isabel Allende), Le intermittenze della morte (2016, adattamento da Josè Saramago), Così va la vita, liberamente ispirato al romanzo Mattatoio n. 5 (K. Vonnegut), drammaturgia e regia di M. Bonomi; Milano, Teatro Primo Studio (2018), Cadillac Eldorado (come sovvertire le regole del lavoro), libero adattamento da Glengarry Glen Ross (D. Mamet) e dal film di J. Foley (it. Americani), drammaturgia e regia di M. Bonomi; Milano, Teatro della Contraddizione (2019), Ci hanno mandati a chiamare, adattamento dal film Nel bel mezzo di un gelido inverno (K. Branagh), drammaturgia e regia di G. La Volpe; Milano, Politeatro (2021).