Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito
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Omaggio a Arturo Benedetti Michelangeli
11 2018, Sala della musica - Palazzo Tornielli Bellini (Novara)

JÖRG DEMUS

Arturo Benedetti Michelangeli, a ventidue anni dalla scomparsa, appare sempre più un pianista di valore assoluto nel panorama del XX secolo. Conservarne la memoria è di estrema importanza, non solo per il mondo della musica.

 

Il Festival Cantelli® propone un Omaggio al celebre concertista con un incontro con l’illustre pianista austriaco Jörg Demus, già allievo del sommo Maestro bresciano negli anni ’50 ai suoi Corsi di Bolzano ed Arezzo.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Stefano Biosa e Marco Bizzarrini del Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia


Jörg Demus, celebre pianista e docente austriaco, ha intrapreso lo studio del pianoforte a sei anni. Al Conservatorio di Vienna ha studiato pianoforte con Walter Kerschbaumer, organo con Karl Walter, direzione d’orchestra con Hans Swarowsky e Josef Krips, composizione con Joseph Marx. Si è diplomato a diciassette anni nel 1945 e ha seguito corsi di perfezionamento con i più grandi pianisti dell’epoca: Yves Nat, Walter Gieseking, Wilhelm Kempff, Edwin Fischer e Arturo Benedetti Michelangeli. Nel 1956 si è imposto al Concorso “Busoni” di Bolzano, iniziando così a tenere concerti in tutto il mondo. Ha suonato con le maggiori orchestre con la direzione di leggendari direttori, tra cui Herbert von Karajan, Wolfgang Sawallisch, Seiji Ozawa, André Cluytens, Josef Krips.

Nel corso della sua lunga e brillante carriera ha inciso più di 350 dischi, comprendenti fra l’altro l’integrale di Schumann e di Debussy, e capolavori di Bach, Beethoven, Mozart, Haydn, Schubert, Franck. Ha spesso suonato in concerto e inciso musica da camera e ha collaborato con celebri cantanti, tra cui Dietrich Fischer-Dieskau, Elisabeth Schwarzkopf, Elly Ameling e Peter Schreier; ha inoltre accompagnato violinisti e violoncellisti ed eseguito musica per pianoforte a quattro mani o per due pianoforti. Ha curato revisioni critiche di musica di Chopin e di Debussy. Come compositore, ha scritto musica da camera e musica pianistica.

Molte sue incisioni hanno ottenuto premi internazionali; nel 1977 l’Accademia Beethoven di Vienna gli ha conferito il Beethoven-Ring, seguito nel 1979 dalla Medaglia di Mozart da parte della Mozart Gemeinde di Vienna. Nel 1981 ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Amherst e nel 1986 il premio Schumann di Zwickau.

Esperto conoscitore di strumenti antichi, affianca l’attività di concertista a quella di insegnante in corsi di perfezionamento. Come studioso, ha pubblicato numerosi saggi, raccolti nel 1967 con il titolo di Abenteuer der Interpretation(Avventure nell'interpretazione) e nel 1970 ha curato, assieme a Paul Badura-Skoda, un’analisi con pubblica esecuzione delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven.

Ha presieduto la giuria dell'edizione 2015 del Concorso pianistico internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano.

 

 

Breve biografia di Arturo Benedetti Michelangeli

Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia, 1920 - Lugano, 1995), uno dei pianisti più ammirati del XX secolo, ha inseguito per tutta la vita la perfetta manifestazione della bellezza artistica, raggiungendo risultati unici nel controllo del suono e nel meticoloso approfondimento dei testi musicali. Artista schivo ed enigmatico, sempre personalissimo nel tocco, ha magistralmente interpretato capolavori di Mozart, Beethoven, Chopin, Schumann, Brahms, Debussy e Ravel.

Michelangeli nasce a Brescia il 5 gennaio 1920. Diplomatosi nel 1934, a soli quattordici anni, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, dopo soli pochi anni di studio con Giovanni Anfossi, nel 1938 partecipa al Consorso Internazionale Ysaÿe di Bruxelles dove è il più giovane fra i finalisti ed ottiene il settimo premio (vincitore Emil Gilels). Nel 1939 l'artista diviene famoso in tutta Europa grazie al primo premio del Concours International d'Éxécution Musicale di Ginevra, dove siede in giuria Alfred Cortot. Nell'occasione quest'ultimo, dopo averlo sentito suonare, esclama: “È nato un nuovo Liszt”. A quegli anni risalgono le prime incisioni discografiche ufficiali per La Voce del Padrone e Telefunken.

Terminata la seconda guerra mondiale, nel 1948 debutta negli Stati Uniti. Al 1957 risale la prima incisione stereo con la Philharmonia Orchestra di Londra diretta da Ettore Gracis: esce così la leggendaria interpretazione del Concerto in soldi Ravel. Nel 1964 è a Mosca per un trionfale concerto e l'anno successivo si svolge una prima tournée in Giappone. Molto attivo anche come docente, tiene corsi di perfezionamento a Bolzano, Arezzo, Siena, Roma e Moncalieri.

Nel 1965 interrompe il suo silenzio discografico firmando un contratto per l'etichetta bolognese BDM, per la quale fa uscire un album di grande importanza, con la sonata op. 111 di Beethoven accanto a brani di Galuppi e Scarlatti. Purtroppo la BDM ha vita breve perché nel 1968 viene coinvolta in una disavventura finanziaria tanto grave da costringerla a chiudere i battenti: Michelangeli, profondamente amareggiato dai provvedimenti giudiziari presi nei suoi confronti (gli vengono tra l'altro sequestrate case e pianoforti), decide di trasferirsi all'estero dichiarando pubblicamente di non voler più suonare in Italia.

In Svizzera, dove dopo alcuni anni riprende l'insegnamento, comincia una nuova fase della sua carriera. Nel 1971 prende avvio il lungo sodalizio con la casa discografica tedesca Deutsche Grammophon: in diciassette anni vedranno la luce celebrate incisioni di Chopin, Beethoven, Debussy, Schubert e Brahms. Queste registrazioni sono intervallate da due dischi per la EMI con musiche di Haydn (concerti per pianoforte e orchestra) e Schumann.

Nel 1977 tiene un concerto straordinario in Vaticano in onore del suo concittadino, Papa Paolo VI (Giovanni Battista Montini). Tre anni dopo tornerà eccezionalmente a Brescia per ricordare il pontefice nel frattempo scomparso. Sarà il suo primo e unico ritorno in italia per un concerto dopo il 1968.

L'attività musicale prosegue di trionfo in trionfo, ma il 17 ottobre 1988, durante un concerto a Bordeaux, l'artista è vittima di un grave attacco di cuore. Ristabilitosi nel giro di un anno, il Maestro riprende l'attività concertistica con la NDR-Sinfonieorchester diretta da Cord Garben. Seguiranno diversi concerti, tra cjui due recital solistici a Londra nel 1990. Nel 1992 festeggia gli ottant'anni di Sergiu Celibidache Monaco di Baviera con quattro apparizioni al Gasteig. Nello stesso anno effettua una tournée in Giappone, sempre accanto al grande direttore rumeno. L'ultimo recital ha luogo il 7 maggio 1993 alla Musikhalle di Amburgo con musiche dell'amato Debussy.

Arturo Benedetti Michelangeli muore a Lugano, il 12 giugno 1995: la sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mondo della musica, ma affida ai posteri un retaggio artistico di straordinaria portata.

 


Fondato nel 1999 da Stefano Biosa e Marco Bizzarini, il Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia è oggi il principale punto di riferimento internazionale sul grande pianista italiano. Grazie anche a una rete di collaboratori di tutto il mondo, l'istituto si è dedicato a una ricostruzione il più dettagliata possibile della biografia, della discografia e videografia, della cronologia dei concerti e dell’attività didattica di Arturo Benedetti Michelangeli. L’archivio del Centro possiede tutte le pubblicazioni finora dedicate al Maestro, oltre 5000 articoli di quotidiani e periodici provenienti da tutto il mondo, centinaia di fotografie (in gran parte inedite), 350 programmi di sala originali, locandine e manifesti di concerti, l’intero corpus delle edizioni discografiche, dagli originali a 78 giri fino alle più recenti ristampe, registrazioni inedite, fonti archivistiche, epistolari, programmi di sala, locandine, manifesti, spartiti. Conserva materiali e documenti dagli archivi privati di diversi allievi di Arturo Benedetti Michelangeli, di direttori d'orchestra (tra cui il maestro Antoine de Bavier), del pianista Carlo Vidusso, dell'avvocato Alberto Bagattini e del fedele accordatore Cesare Augusto Tallone. L'istituto dispone inoltre di un archivio comprendente oltre 10.000 fotografie originali di musica e spettacolo dalla metà dell'Ottocento alla metà del Novecento, alcune delle quali riprodotte in prestigiose pubblicazioni in Italia e all'estero; possiede altresì una collezione di spartiti, locandine e programmi di sala d'epoca. Rilevante la corrispondenza originale di celebri musicisti quali Puccini, Sgambati, Thalberg, Martucci, Furtwängler, Cortot, Lipatti e molti altri. La biblioteca del Centro comprende migliaia di libri specializzati e riviste musicali. Di grande importanza anche la discoteca comprendente rarissimi 78 giri, rulli di pianoforte e long playing, oltre a compact disc.

Nella sua attività pluriennale il Centro Michelangeli ha promosso e curato svariate pubblicazioni monografiche, tra cui: Lidia Kozubek, Arturo Benedetti Michelangeli(L’Epos, 2004), Cord Garben, Arturo Benedetti Michelangeli: in bilico con un genio(Zecchini, 2005). Da segnalare la realizzazione di una pubblicazione su Arturo Benedetti Michelangeli a Londra, con testi in italiano e in inglese, edita nel 2005 per l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, la collaborazione alla monografia Arturo Benedetti Michelangeli: l’ascetadi Piero Rattalino (Zecchini, 2006), infine la curatela della biografia Martha Argerichdi Olivier Bellamy (Zecchini, 2017).

L’istituto promuove eventi in ricordo di Michelangeli (convegni, conferenze, conferenze-concerto, recital, proiezioni di filmati, mostre di memorabilia) affidati a ex allievi, colleghi e collaboratori del Maestro, spesso con la partecipazione di autorevoli critici musicali, in Italia e all’estero. Tra queste iniziative spiccano gli omaggi tenuti negli Istituti Italiani di Cultura di Londra, Parigi e Colonia, nonché la collaborazione con l’Orchestra Verdi di Milano per uno spettacolo ideato dal regista Ermanno Olmi in occasione del decennale della scomparsa del Maestro nel 2005.

Nel 2006 il Centro ha dato il suo fondamentale apporto alla realizzazione di un documentario su Michelangeli per la Rai TV girato in Italia e in Francia. Per quanto riguarda l’attività discografica, le etichette Altara di Londra ed Euroarts di Berlino hanno pubblicato su diversi CD registrazioni precedentemente inedite del Maestro, appartenenti all’archivio del Centro.

L’istituto ha inoltre realizzato decine di interviste ad allievi, musicisti, amici e conoscenti del grande pianista. Da diversi anni organizza una rassegna concertistica in Val di Rabbi (Trento) con mostre monografiche a tema musicale, conferenze, proiezioni di film storici.

Tra gli enti con cui il Centro Michelangeli ha collaborato si annoverano la Fondazione Coro della SAT di Trento, l’Ambasciata Italiana di Londra, case discografiche, emittenti radiotelevisive, Conservatori, Istituti musicali e alcune delle principali società di concerti italiane ed estere.

Web: www.centromichelangeli.com - E-mail: centromichelangeli@yahoo.it