Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito
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Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten
28 2023, Teatro Faraggiana

Personaggi e Interpreti

NERONE, brutale spazzacamino Oliviero Pari, basso
CLEMENTINO, suo assistente Damiano Colombo, tenore
SEM, loro nuovo garzone (età 8 anni) Sofia Capozza, voce bianca
SIGNORINA BRACCO, governante Elena Caccamo, mezzosoprano

 

3 fratelli Brook:

GIULIETTA (età 14 anni)
GAIO (età 13 anni)
SOFIA (età 10 anni)

 

 

Maria Grazia Aschei, soprano
Ines Bova, voce bianca
Matilde Massetti, voce bianca

ROSA, la bambinaia Barbara Massaro, soprano

 

3 cugini:

GIANNI (età 15 anni)
UGO (età 8 anni)
TINA (età 8 anni)

 

 

Livia Zago, voce bianca
Virginia Cecchinato, voce bianca
Giulia Massetti, voce bianca

TOMMASO, il cocchiere Oliviero Pari, basso
ALFREDO, il giardiniere Damiano Colombo, tenore

 

Ensemble strumentale “Amici Musica Cocito”:

Anna Doria, pianista
Silvia Giliberto, pianista
Rebecca Bove, violinista
Ilaria Salsa, violinista
Silvia Rossi, violista
Isabella Maria Veggiotti, violoncellista
Matteo Savio, percussionista

Mario Cei, voce recitante

Coro di voci bianche dell’Accademia Langhi
Alberto Veggiotti, direttore del Coro

Paolo Bignamini, regista

Sergio Castroreale, concertatore e direttore d’orchestra

Capolavoro di Benjamin Britten, Il Piccolo Spazzacamino è dedicato ai bambini: l’opera narrata come una fiaba intende coinvolgere i piccoli rendendoli protagonisti di un lavoro idoneo alla loro età. Al contempo, l’argomento della storia, trattato con sensibilissimo equilibrio, è una chiara denuncia allo sfruttamento del lavoro minorile, piaga imperversante nell’Europa di fine ‘800. La delicatezza poetica di Britten sa unire commozione e divertimento, immortalando la tenera figura del piccolo spazzacamino quale icona simbolica di un dramma ancora oggi presente nel mondo.


SERGIO CASTROREALE in giovanissima età intraprende lo studio del clarinetto e del pianoforte. si avvia allo studio della musica in giovane età frequentando la classe di clarinetto, a cui affianca lo studio del pianoforte. Inizia a confrontarsi con la direzione d'orchestra a sedici anni sotto la guida del M° Paolo Ferrara.
Nel 2020 è il più giovane selezionato all'accademia di direzione d'orchestra del M° Donato Renzetti in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino, presso cui ha conseguito il diploma con il massimo dei voti nel dicembre 2022.
Contemporaneamente prosegue gli studi di direzione d'orchestra con il M° Daniele Agiman presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
Link video: https://youtu.be/awspx97stxw

 

PAOLO BIGNAMINI (19/11/1976), regista teatrale, giornalista e drammaturgo, collabora con il Centro Teatrale Bresciano e con il Teatro de Gli Incamminati.
Tra le sue regie recenti: “Addio alle armi” (2022), lettura da Hemingway, con Alessandro Bandini, Mario Cei e Leda Kreider (Centro Teatrale Bresciano); “Matteotti medley” (2022), di e con Maurizio Donadoni (Teatro de Gli Incamminati - deSidera); “Sulla strada – Omaggio a Jack Kerouac” (2021), con Giovanni Crippa e con le musiche di Corrado Nuccini (Teatro No'hma); “Noi saremo felici ma chissà quando” (2021), da Biljana Srbljanovic, con Ksenija Martinovic (Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati - deSidera); “Lydia tra le nazioni” (2021), di Mara Perbellini, con Angela Demattè e Maria Laura Palmeri (Teatro de Gli Incamminati - deSidera); “La sorpresa dell'amore” (2021), di Marivaux, per Pacta dei Teatri e Centro Teatrale Bresciano; “Partage de midi” (2020), di Paul Claudel, per Teatro de Gli Incamminati - deSidera; “Lucia e io” (2020), di Luca Doninelli, con Valentina Bartolo e Giovanni Franzoni (Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati - deSidera); “Sull'acqua” (2020), di Michele Serra, con Mario Cei e con le musiche di Luca Garlaschelli e Nadio Marenco (Teatro No'hma); “Non si sa come” (2019), di Luigi Pirandello, per Pacta dei Teatri; “La passione secondo i nemici” (2019), di Luca Doninelli, per il Teatro de Gli Incamminati – deSidera; “Yourcenar/Clitennestra” (2018), con Debora Zuin (Compagnia Lombardi-Tiezzi); “Il Maestro e Margherita” (2018), drammaturgia da Bulgakov di Fabrizio Sinisi (Teatro de Gli Incamminati - deSidera); “Solaris” (2017), drammaturgia da Lem e Tarkovskij di Fabrizio Sinisi, con Giovanni Franzoni, Debora Zuin e Antonio Rosti (Centro Teatrale Bresciano e ScenAperta Altomilanese Teatri); “Magnificat” (2016), di Alda Merini, con Arianna Scommegna e, alla fisarmonica, Giulia Bertasi (Teatro de Gli Incamminati - deSidera).
Per ScenAperta Altomilanese Teatri ha diretto: nel 2015, “L'annuncio a Maria” di Paul Claudel, con traduzione e adattamento di Fabrizio Sinisi; “Suonala ancora, Bombe” di Marta Nijhuis, interpretato da Mario Cei; nel 2014, "La Voce di Giocasta", su testi di Maddalena Mazzocut-Mis, con Annig Raimondi e con musiche di Azio Corghi.
Nel 2013 ha scritto e diretto "Lettere di Lucile D.", ispirato a “La morte di Danton” di Georg Büchner, interpretato da Paola Romanò.
Come giornalista, in passato, ha collaborato con le pagine culturali de ilSole24Ore.com.

 

ALBERTO VEGGIOTTI ha studiato e si è perfezionato sotto la guida del maestro Folco Perrino presso il Conservatorio di Alessandria e Novara diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Ha iniziato l’attività artistica come pianista ed ha suonato in Italia e in Europa in importanti teatri e nell’ambito di festival e stagioni concertistiche di rilievo in qualità di solista con numerose orchestre da camera e sinfoniche tra cui la Südwestdeutsche Philharmonie Konstanz, la Janacek Philarmonia Ostrawa, la M.A.V. di Budapest, la Filarmonica di Györ, la European Chamber Orchestra, l’Ensemble Instrumental de Grenoble, la Sinfonietta Salzburg, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Praga e la United European Community Orchestra, la U.E.C.O e molte altre e con ensembles quali il Prague Wind Quintet, il Ceske Nonet e i Solisti della UECO. Ha registrato musiche di G. Martucci per la RAI, il concerto in re minore di J. S. Bach per la R.T.B.F. e per la Radio Nazionale Magiara il Concerto per pianoforte e orchestra di R. Schumann in diretta radiofonica.
Ha suonato come pianista solista in importanti rassegne concertistiche in Italia, Francia, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Ungheria, Svizzera, Inghilterra e in prestigiose sale tra cui: la Sala Verdi, Il ridotto del Teatro alla Scala, Il Piccolo Teatro e la Palazzina Liberty di Milano, Il Teatro Comunale di Modena, la Sala Bossi di Bologna, il teatro Palamostre di Udine, il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, la Filarmonica Laudamo di Messina, la Salzburger Residenz, i Salzuburger Museum Konzerte, il Rudolfimum di Praga, la Galleria Nazionale di Budapest, la Bartok Hall di Szombathely, il Teatro Municipale di Carcassonne, i Symphonie Konzerte der Stadt Lahr, The Octagon Theatre di Yeovil e nei teatri novaresi Faraggiana e Coccia.
Ha studiato composizione a Milano con B. Bettinelli, direzione d’orchestra a Brescia con A. Galliera e si è diplomato in didattica della musica al Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Ha studiato inoltre musica corale e direzione di coro con B. Zanolini, D. Tabbia e K. Koetsveld.
Dal 1996 ha intrapreso l’attività di direttore di coro alla guida dei Piccoli Cantori di Santa Maria, voci bianche della Cattedrale di Novara, con il quale ha realizzato numerose produzioni di musica barocca e classica collaborando con ensemble quali l’Orpheum Consort Wien, l’Orchestra UECO (Passione Secondo Matteo di J. S. Bach) e dirigendo l’orchestra il Quartettone e l’Orchestra dell’Accademia Langhi; ha rappresentato l’Italia nel XXXIX Congresso Mondiale dei Pueri Cantores a Parigi nel Concerto di Gala in Saint Sulpice. Dal 2014 è vice-presidente della Federazione Italiana Pueri Cantores ed è stato nominato Presidente dal 2018.
Dall’agosto del 2021 è stato nominato Segretario della Federazione Internazionale Pueri Cantores.
E’ direttore inoltre del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Langhi con il quale ha collaborato all’allestimento di opere liriche al Teatro Coccia di Novara, al Teatro Sociale di Mantova e al Donizetti di Bergamo nelle produzioni di Carmen, Turandot, Pagliacci, Bohème e Tosca Nel febbraio 2011 ha diretto la prima esecuzione in tempi moderni della favola lirica Ghirlino di L. Ferrari-Trecate allestita in coproduzione con il Teatro Coccia di Novara; nel 2013 ha diretto Brundibar di Hans Krasa e nella stagione 2014 Pierino e il Lupo di S. Prokofev in uno spettacolo di teatro e musica a cura di Sergio Bustric e l’opera Lo Scoiattolo in Gamba di Nino Rota.
Nel 2013 ha diretto il concerto di gala del Congresso Nazionale dei Pueri Cantores nella Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa e nel 2016 nella Basilica Superiore di Assisi.
Nelle seguenti stagioni liriche è stato direttore del Coro di Voci Bianche del Teatro Coccia in due prime esecuzioni assolute: l’opera musical Ami e Tami di Matti Kovler e nella Donna di Veleni di Marco Podda.
Per la rassegna i Ragazzi all’Opera ha curato, negli ultimi anni, i progetti di coralità nelle scuole novaresi che hanno visto un coro di 150 alunni esibirsi, per ogni differente produzione, negli allestimenti scenici di Turandot, Bohème, Aida, Carmen e Nozze di Figaro.

 

MARIO CEI Attore e artista versatile, si esprime anche in disegno, pittura e scultura.
Nato a Vicenza da famiglia toscana, figlio d’arte, avviato da bambino allo studio di pianoforte e recitazione, si è diplomato all’Accademia Filodrammatici di Milano nel 1980 sotto la guida di Ernesto Calindri.
Nel suo percorso artistico, in prevalenza teatrale, è diretto, tra gli altri, da Sandro Sequi, Guido De Monticelli, Lamberto Puggelli, Gigi Proietti, Luca Ronconi, affrontando in ruoli di primo piano testi di autori classici e contemporanei: dal “Racconto d’inverno” di Shakespeare a “Il dio di Roserio” di Giovanni Testori, da “Elettra” di Sofocle, a “Oreste” di Alfieri, da “Elettra” di Hofmannsthal a “La città morta” di D’Annunzio, “Libro di Ipazia” di Mario Luzi, “Socrate” di Vincenzo Cerami, “Rane” di Aristofane, “Baccanti” di Euripide.
In cinema è diretto tra gli altri da Nanni Loy («Testa o croce»,1982) e Federico Fellini («L’intervista»1987).
Intensa la sua attività radiofonica di prosa con la RAI e soprattutto con la Radio della Svizzera Italiana.
Studioso del verso e della parola poetica, dal 1981 realizza spesso in collaborazione con Alessandro Quasimodo letture dedicate a poeti di tutti i tempi, anche con tournée in Europa, Asia e Nord America, dagli anni ’90 ai primi anni 2000, su invito di Istituti Italiani di Cultura. È Voce recitante in concerti di Melologhi, con il pianista Ettore Borri o con diverse orchestre e formazioni musicali (“Werther” di Gaetano Pugnani, “Mozart” di Reynaldo Hahn), approdando negli ultimi vent’anni alla canzone francese d’autore.
Scrive e interpreta con successo, diretto da Filippo Crivelli, «Boum! Je chante Trenet!», un omaggio al grande artista francese, riproponendo in lingua originale le sue più celebri canzoni in un percorso biografico canoro (anche in CD e in un libro di Nicolodi editore). Diretto dallo stesso regista, è ideatore e interprete di «Prévert mon ami», con Alessandro Sironi al pianoforte, (CD Stradivarius 2008). Con lo stesso Crivelli, ha dato voce ad Arrigo Boito e Gabriele D’Annunzio in un “Carteggio indefinito” con Eleonora Duse - protagonista Valentina Cortese - dal titolo «Dolce creatura crudele». Nel 2015, per il “Lugo Opera Festival” ha portato in prima esecuzione nazionale, «Crime passionnel» Opéra pour homme seul, testi di Pierre Philippe e musica di Astor Piazzolla, regia di Roberto Recchia. Dal 2018 al 2020 è Woland ne «Il Maestro e Margherita» di Fabrizio Sinisi da Bulgakov, ed Erode ne «La passione secondo i nemici» di Luca Doninelli, per la Compagnia Teatro degli Incamminati e festival DeSidera, diretto da Paolo Bignamini (2018-2022) per il quale è stato anche interprete, nel 2021, di «Sonata a Kreutzer» insieme a Ettore Borri al pianoforte e al violinista Matteo Ruffo per il Festival Cantelli. Intensa anche la sua attività di doppiatore e insegnante di recitazione.

www.mariocei.it
Youtube:@marioceiparoles

 

MASSARO BARBARA, soprano. Classe 1994, diplomata in Viola con Pietro Mianiti e in Canto sotto la guida di Silvana Manga con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
E’ vincitrice del Concorso Assami edizione 2016 e ha rappresentato il Conservatorio di Milano nell’ambito dell’XI edizione del Premio Nazionale delle Arti e nella seconda edizione di “Amadeus Factory”, vincendo il premio della categoria Canto e aggiudicandosi il premio speciale ViviMilano. E’ vincitrice del 2° premio IX ed.
Concorso “Magda Olivero”, 3° premio e premio del pubblico al III Concorso Lirico “A. Bazzini”; 2° premio al IX Concorso Lirico “Salvatore Licitra” e 1° premio al II Concorso Lirico Piemonte Opera Voci dal Mondo.
Premio speciale “Vicenza in Lirica” al 19° Concorso Lirico Internazionale Ottavio Ziino e 1° premio al Concorso Corsica Lirica.
Vincitrice del 67° Concorso AsLico per il ruolo di Despina (Così fan tutte - Teatri del Circuito Lombardo) viene selezionata per il 42° Festival della Valle d’Itria come Driade nell’opera di A. Steffani, Baccanali e Geraldine nell’opera contemporanea di Barber A Hand of bridge; è poi la Principessa (La bella dormente - Teatro Lirico di Cagliari), Aurelia (Le donne vendicate) per il Festival della Valle d’Itria, Adina (L’elisir d’amore - al Teatro Coccia di Novara) Nannetta (Falstaff - Liverpool Philharmonic Hall), Frasquita (Carmen - Arena di Verona), Berenice (L’occasione fa il ladro - Tiroler Festspiele Erl), Zerlina e Lauretta (Don Giovanni e Gianni Schicchi - Teatro Filarmonico di Verona), Tebaldo (Don Carlo – Teatro la Fenice), Jemmy (Guglielmo Tell – Teatri del Circuito Lombardo e Teatro Verdi di Pisa), Najade (Ariadne auf Naxos – Festival della Valle d’Itria), Tirsi (L’Angelica – Festival della Valle d’Itria), Aglaja (Le grazie vendicate - Festival Vicenza in Lirica), Sofia (I Lombardi alla prima crociata – Teatro la Fenice), Clorinda (La Cenerentola – Teatro Verdi di Salerno), Fanciulla Fiore (Parsifal – Auditorium di Milano, Orchestra Sinfonica di Milano) Melia (Apollo et Hyacinthus – Teatro la Fenice), Incisioni: Driade in Baccanali per Dynamic (2016) e Tebaldo nel cd “Anita” per Sony Classical (2018), la solista i brani inediti Innocente Verginella e Nuova Messa per Solennità Festiva di L. Capotorti per Digressione Music (2020).
Repertorio sacro: Stabat Mater di Bach, Stabat Mater di Pergolesi, La carità da I tre cori religiosi e Petite Messe Solennelle di Rossini, Requiem ed Exultate Jubilate di Mozart. Esegue le Ariettes oubliéè di Debussy con Divertimento Ensemble per la Società del Quartetto di Milano e il Festival Slowind di Lubiana.
Collabora con i direttori D. Renzetti, G. Capuano, F. Ciampa, A. Cadario, M. Beltrami, S. Rolli, V. Petrenko, G. Sagripanti, C. Goldstein, S. Quatrini, Chung Myung-Whun, F. M. Sardelli, A. Marchiol, P. Heras-Casado e i registi L. Muscato, G. Aliverta, H. de Ana, F. Micheli, V. Borrelli, R. Carsen, A. Bernard, G. Falaschi, F. Zeffirelli, V. Villa, R. Canessa, C. Ligorio.

 

MARIA GRAZIA ASCHEI, classe 2002, nata a Novara. Fin dalla giovane età si cimenta nello studio del pianoforte e del canto.
Diplomatasi con il massimo dei voti al Liceo musicale F. Casorati di Novara, decide di approfondire lo studio del bel canto presso il Conservatorio Guido Cantelli di Novara, entrando a fa parte della classe del Maestro Giovanni Botta, dove attualmente sta continuando i suoi studi.
Durante questi anni ha avuto le sue prime esperienze in teatro, ricoprendo ruoli solistici nelle opere di G. Rossini, Puccini, Donizzetti.
Quest’anno, inoltre, ha avuto modo di misurarsi con un opera contemporanea del compositore Joe Schettino presso il teatro Coccia di Novara.
Recentemente ha partecipato al Festival BAClassica tenutosi a Busto Arsizio insieme all’ensemble di violoncelli del Conservatorio di Novara.

 

ELENA CACCAMO. Mezzosoprano di Milano, muove i suoi primi passi nel coro di voci bianche del Teatro alla Scala, dove canta come solista stabile per dieci anni. Nel 2015 ha debuttato con Lola in Cavalleria Rusticana al Teatro
Filodrammatici, lavorando con Gianmaria Aliverta. Da allora ha preso parte a diverse produzioni dell’Accademia del Teatro alla Scala, AsLico e il Festival della Valle d’Itria, cantando Rosina, Mrs Baggot (The Little Sweep), Cherubino, La Ciesca, Venere (Il ballo delle ingrate), Flora, Modestina, Angelina e
Carmen.
Dopo aver debuttato nei teatri Goldoni (Livorno), Comunale di Rovigo e Coccia di Novara con Suor Angelica (Suora Zelatrice), ha fatto parte della Scuola dell’opera del Teatro Comunale di Bologna, prendendo così parte a numerosi concerti, anche durante la pandemia. Non mancano le sperimentazioni
come la produzione cinematografica “Torneranno i bei momenti”, prodotta dal Teatro Massimo di Palermo e Jakob Lenz di Rihm al Festival Puccini di Torre del Lago.
Attualmente si dedica in larga parte al repertorio barocco e a quello contemporaneo.

 

DAMIANO COLOMBO, tenore. Acquisisce i primi rudimenti musicali all’Istituto Daniele Ranzoni di Verbania nel quale frequenta l’indirizzo musicale che lo inizia allo studio del canto corale (con F.FENICE), del solfeggio (R.POMPILIO) del pianoforte (con A.DE BEI) e, in seguito tra Novarae Milano, del canto lirico (con GANCI, BORIN, CARRETTA). Si Perfezionerà, poi, con il baritono Simone Piazzola e con il tenore Simone Zampieri.
All’età di 16 anni viene selezionato, come comprimario e corista, per partecipare a tre produzioni liriche nell’ambito dell’ACCADEMIA MUSICALE DI LUCIANA SERRA a Villa Bernocchi (Premeno). Le produzioni in oggetto erano: RATTO DAL SERRAGLIO, COSI’ FAN TUTTE, FLAUTO MAGICO di Mozart.
Dopo numerose produzioni in qualità di tenore presso alcuni dei principali complessi corali italiani, a Giugno 2018 consegue la prima idoneità ed entra a far parte dell’organico del “Coro della Fondazione Arena di Verona”. In questa veste collabora, nelle stagioni seguenti, con Direttori del calibro di Andrea Battistoni, Daniel Oren, e Ezio Bosso, Registi quali Gianfranco De Bosio, Hugo De Ana e Franco Zeffirelli e cantanti quali: Placido Domingo, Anna Netrebko, Leo Nucci, Raina Kabaivanska e Andrea Bocelli.
Conduce, parimenti alla carriera di corista, quella di solista, esibendosi regolarmente in ruoli operistici, concerti e recital lirici. Durante gli studi debutta come solista nell’operetta UNA SCOPERTA MERAVIGLIOSA di M. Cagnacci, nei panni del protagonista DOMITILLO.
Nel Giugno 2017 partecipa alla prima edizione del “Concorso Internazionale Adriana Maliponte”, qualificandosi alle fasi finali.
Nel Luglio del 2017 debutta il ruolo di RUIZ, nel TROVATORE di Verdi, in una produzione Internazionale a Delfi in Grecia.
Nell’Agosto del 2017 è GHERARDO in GIANNI SCHICCHI di Puccini, in una produzione del Festival Internazionale TONES OF THE STONS (Dir. A.SALVAGNO - Reg. R.BONAIUTO).
Nel Dicembre 2017 partecipa al grande GALA CONCERT DE NOEL nel quale duetta, tra gli altri, con Frate ALESSANDRO BRUSTENGHI, la voce di Assisi.
Lungo tutto il 2018 tiene diversi Recital lirici nel nord Italia e in Svizzera in duo con il pianista Roberto Olzer.
Nel Novembre 2018 debutta il ruolo di DANIELE nella BETLY di Donizetti (in forma di concerto) a Lugano in Svizzera.
Il 1 Gennaio 2019 è il tenore per il Gran Concerto di Capodanno al Teatro Excelsior di Cesano Maderno. Si esibisce in arie di operetta, come solista e in duetto, con la soprano Stefanna Kybalova (Dir. WALTER BORIN).
Nel Marzo 2019 debutta il ruolo di SPOLETTA in TOSCA di Puccini a Monza (Dir. S. GIAROLI - Reg. A. BERTOLOTTI).
Nel 2020 debutta, come tenore solista, Requiem di Verdi e Petite Messe Solennelle di Rossini.
Nel 2022 compie una tournée per l’Italia con un repertorio di Operette tra le più note (Il Paese dei Campanelli, Il Paese del Sorriso, Paganini, Vedova Allegra, Scugnizza, La Tabernera del Puerto.
Nel dicembre 2022 partecipa come tenore solista al Grande China Tour di Italian Philharmonic Orchestra, una tournée lirica internazionale che ha toccato le maggiori città e sale da concerto della Cina.
Nel Febbraio 2023 è selezionato nella Masterclass del baritono Simone Piazzola accanto al quale svolgerà, in forma di concerto, TRAVIATA nel ruolo di Alfredo, accanto al soprano Arianna Cimolin (nel ruolo di Violetta).

 

OLIVIERO PARI si dedica al canto solo dopo aver studiato pianoforte, trombone e composizione. Parallelamente agli studi universitari in Lingue e Letterature Straniere e Scienza della Comunicazione Musicale, completa il Triennio Accademico di I livello, successivamente il Biennio Accademico di II livello, presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali “Conservatorio G. Cantelli” di Novara, ottenendo in entrambi 110 e lode . Si specializza in repertorio barocco e cameristico presso il Koninklijk Conservatorium di Brussels, nel repertorio belcantistico e verdiano con Nadia Petrenko.
In qualità di cantante ha debuttato a Chieti in La Serva Padrona di Pergolesi. Ha interpretato il ruolo di Don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Rossini presso il Teatro Lirico “Carlo Coccia” di Novara (regia originale di Alfonso Cipolla per Intermezzo di Intermezzi), ha quindi debuttato nella stessa opera il ruolo di Don Bartolo presso il Teatro “La Fabbrica” di Villadossola. Ha vinto il concorso ”Opera Bazar” ottenendo il ruolo di coprotagonista nell’opera Arlecchino finto morto di Aldo Tarabella, con debutto a Lucca, tournée successiva e ripresa al Teatro Comunale “Pavarotti” di Modena. Inoltre ha interpretato Samuel nel verdiano Un Ballo in Maschera a Lecco, Leporello in Don Giovanni a Milano e Arne nell'opera Il denaro del Signor Arne di G. C. Sonzogno, eseguita in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del compositore. Ha cantato anche il ruolo del Dottore in Wozzeck di Alban Berg (Milano, Accademia delle Belle Arti di Brera), Plutone nell'Euridice di Jacopo Peri (teatro Consorziale di Budrio, Bologna) e Zuniga in Carmen (Ivrea); è Marchese di Obigny in Traviata al Teatro Civico di La Spezia, Colline in Bohème al teatro Politeama di Catanzaro, Attila nell'omonima opera al teatro Bibiena di Mantova e a Governolo. Interpreta Ramfis (Aida) a Sannazzaro de’ Burgondi (Teatro SOMS) in provincia di Pavia, a Torino (Casa del Teatro Ragazzi), Nichelino (Teatro Superga), Verbania (Teatro S.Anna), Trieste (Teatro Stabile Rossetti), Omegna (Teatro Sociale), Roma (Teatro di Villa Pamphilj, Teatro Don Bosco), Berna (Teatro Nazionale), Palermo (Museo A.Pasqualino), Garlasco (Teatro Martinetti) e ai Festival Arrivano dal Mare di Gambettola e Incanti di Torino. È finalista in diversi concorsi internazionali (presieduti da cantanti come Magda Olivero) ottiene il Terzo Premio e il Premio del pubblico al Terzo concorso Lirico Internazionale “Giannino Zecca”, vince il Secondo Premio (Primo Premio non assegnato) al Quinto Concorso Lirico Internazionale “Terre dei Fieschi”, ed è vincitore al Terzo e al Quarto Concorso Lirico Internazionale “Arturo Pessina” (2018 e 2019), ottenedo scritture rispettivamente per i ruoli di Ramfis (Aida) e Zaccaria (Nabucco).Per quanto riguarda il repertorio sacro, partecipa ad una tournée a Los Angeles esibendosi in St.Monica Catholic Church e a Pasadena (Requiem di Mozart). Nel corso del 2006 interpreta inoltre il ruolo di Gesù nella Passione di A. Pärt. Ha cantato in Vaticano come solista nell’Oratorio di Pasqua e nella Cantata 42 di Bach, trasmesso da Radio Vaticana.
Sempre come solista nell’ambito del repertorio sacro ha interpretato la Passione secondo Matteo di Bach, la Passione secondo Giovanni di A. Scarlatti, Requiem, Vesperae Solennes de Confessore e le messe KV49, KV194, KV427 di Mozart; Membra Jesu Nostri di Buxtehude, Theresienmesse, Nelsonmesse e Stabat Mater di Haydn. Te Deum e Messe de Minuit di M.A.Charpentier e Missa Solemnis di F.Liszt, Messia di G.F.Handel, Requiem di Saint-Saens, Messa di Gloria di Puccini, Requiem di Verdi.

 

ANNA DORIA ha intrapreso lo studio del pianoforte sotto la guida di Elisabetta Marletta e in seguito di Ettore Borri. Ha partecipato a Masterclass tenute da Massimo Paderni (2015, 2016) e Gloria D'Atri (2016). Nel maggio 2019 si è esibita in occasione dell'edizione genovese della Design Week e nel giugno dello stesso anno ha preso parte al concerto «Intorno a Chopin», coordinato da Ettore Borri, che si è tenuto a Milano presso la Fondazione Pasquinelli. Nell'ottobre 2019 si è esibita, in duo con la flautista Valeria Agrosì, in occasione dei Giorni dei Rolli a Genova. Nello stesso mese ha collaborato con il violinista Marco Mascìa per l'edizione genovese del festival Paganiniano. Per l’Associazione Amici della Musica V.Cocito di Novara, ha partecipato alla Maratona pianistica relativa al Convegno “Pianoforte e musica pianistica italiana dall’Ottocento a oggi” (Novara, 27 novembre 2021) accanto a Silvia Giliberto, Alberto Veggiotti, Alessandro Marangoni, Massimiliano Damerini, Ilia Kim e Simone Pedroni. Nel giugno 2021 e 2022 si è esibita presso la Sala Eleonora Tallone sull’Isola di San Giulio (Orta), con un programma dedicato a Giovanni Sgambati. Si è diplomata al Liceo Classico «C. Colombo» di Genova, ed ha partecipato a competizioni regionali e nazionali di Italiano, Latino e Greco. È attualmente iscritta alla facoltà di Filosofia presso l’Università degli Studi di Pavia. Si occupa da diversi anni della storia della Rivoluzione Francese, per cui nutre un profondo interesse.

 

SILVIA GILIBERTO Inizia lo studio del pianoforte presso la Civica Scuola di Musica “A. Pozzi” di Corsico con Lorena Portalupi. Prosegue gli studi musicali superiori presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Ettore Borri e con Emanuela Piemonti, conseguendo nel 2020 il Diploma Accademico di I Livello di Pianoforte e nel 2022 il Diploma Accademico di II Livello in Musica d’Insieme, entrambi con il massimo dei voti e la lode.
Dal 2014 frequenta corsi di alto perfezionamento con Marian Mika.
Negli anni partecipa a masterclass con maestri di fama internazionale, quali Jean-Marc Luisada, Piero Rattalino e Maria Grazia Bellocchio.
Si è esibita in numerosi concerti, suonando come solista e in formazioni da camera presso teatri italiani ed europei. Tra le esibizioni: partecipa a tutte le edizioni di Piano City Milano, al FIP Guadalquivir di Cordova, al Festival Cusiano di Musica Antica, al Festival Pianosofia, al Festival Incroci dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, alla stagione Contatti dell’Istituto m2c.
Interessata in particolar modo alla musica d’oggi, nel 2019 si esibisce in recital all’interno del 10° Festival Internacional de Piano Guadalquivir di Cordova, con brani di compositori italiani in prima esecuzione assoluta. Nel 2021, 2022, 2023 prende parte al Call for Young Performers dell’International Divertimento Ensemble Academy, corso di perfezionamento riservato alla musica contemporanea. Collabora spesso con giovani compositori e ha eseguito diverse prime assolute. Attualmente frequenta il Master in Pianoforte Contemporaneo presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.
Nel 2020 partecipa alla Quinta edizione del Concorso “Città murata” vincendo il Primo Premio Assoluto e, nello stesso anno, alla Sesta edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Martucci”, in cui ottiene il Premio Folco Perrino.

 

REBECCA BOVE ha iniziato a suonare il violino all'età di nove anni presso il Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce dove ha studiato con il M° Fernando Toma.
Durante i suoi studi ha lavorato con orchestre professionali italiane ed europee prendendo parte a diverse tournée in Montenegro, Albania, Grecia, Francia, Belgio, Italia e Austria, ricoprendo il ruolo di primo violino spalla in varie orchestre, come l’Oper Burgs Orchestra di Vienna, l’Orchestra Erasmus, Orchestra da camera della città di Lecce, Salento Youth Orchestra.
Ha debuttato come solista con l'Orchestra da camera della città di Lecce e poco dopo, ricoprendo lo stesso ruolo, con altre orchestre del territorio.
Ha ottenuto contratti in varie importanti orchestre ed ensemble da camera in Danimarca - dove ha vissuto per tre anni - come Aarhus Symphony orchestra, Odense Symphony orchestra, Hermes Ensemble con cui ha suonato importanti brani musicali come Rachmaninoff Symphony n. 2, Rachmaninoff Symphonic Danze op. 45, Sinfonia Mahler n. 5, Sinfonia Nielsen n. 2 con direttori d'eccezione, uno su tutti Aleksandr Vedernikov, e piccoli gruppi cameristici quali quartetti, quintetti, trii, con i quali la violinista ha suonato brani da camera di Martinu, Dvo?ák, Saint-Saëns, Beethoven, Mendelssohn.
Continua a perfezionarsi con il M° Mauro Rossi.

 

ILARIA SALSA. Laureata al triennio presso il conservatorio Cantelli di Novara con F.Monego, frequenta attualmente il biennio al conservatorio Verdi di Milano con F.Monego. Ha svolto masterclass con I.Grubert, E.Lawson, A.Ganz, J.Winkler, A.Moccia, S.Païdassi, L.Spierer. In Olanda partecipa alla "Peter De Grote festival Summer Academy" con I.Sie Dhian Ho, C.Duindam, M.Hammer.
Durante il percorso di studi ha ottenuto vari riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali: nel 2019 è idonea per l'Orchestre des Jeunes de la Méditérranée, nel 2020 partecipa all'EUYO Ferrara Chamber Academy e dal 2021 è ammessa all'Orchestra Giovanile Italiana con la quale ha partecipato al festival "Young Euro Classic" presso la Konzerthaus di Berlino.
È membro del quartetto "Erinni" con cui ha ottenuto vari premi, prende parte a varie rassegne concertistiche del territorio e studia al conservatorio Cantelli di Novara con L.Cella e all'Accademia Perosi con O.Wille e J.Kuss.

 

SILVIA ROSSI. Formatasi presso il Liceo Musicale “Piero Gobetti” di Omegna, ad oggi è laureanda presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara sotto la guida del M° L. Ranieri.
Si dedica attivamente al repertorio orchestrale partecipando a diverse produzioni sinfoniche e operistiche curate da Direttori quali N. Paszkowski, F. Luisi, M. Beltrami. Collabora inoltre con la Cappella Musicale del S. Monte Calvario a Domodossola.
Dal 2019 suona in quartetto d’archi (Quartetto Erinni) con Cristina Ballarini, Ilaria Salsa e Isabella Maria Veggiotti, con cui studia presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara sotto la guida del M° L. Cella e presso l’Accademia Perosi di Biella con i Maestri J. Kuss e Oliver Wille. Con questa formazione partecipa alle
masterclass dei Maestri K. Zlotnikov e S. Gramaglia e svolge un’intensa attività concertistica, collaborando con enti quali gli “Amici della musica di Monza” e “Le Dimore del Quartetto”.

 

ISABELLA MARIA VEGGIOTTI nasce nel 2000 in una famiglia di musicisti e inizia gli studi musicali all’età di tre anni nella Scuola dei Piccoli Cantori della Cattedrale di Novara con F. Ruffilli per il violoncello e R.Gaboli per il canto.
Come cantore del Coro di voci bianche dell’Accademia Langhi di Novara tra il 2007 e il 2018 partecipa regolarmente alle Stagioni Liriche del Teatro Coccia e alle produzioni della Fondazione Teatro Coccia di Novara presso il Teatro Sociale di Mantova e il Teatro Donizetti di Bergamo. All’età di nove anni viene ammessa nella classe di Violoncello del Conservatorio ‘Guido Cantelli’ di Novara dove attualmente frequenta il primo biennio sotto la guida di A. Scacchi.
Ha partecipato a concorsi nazionali classificandosi Prima Assoluta al Concorso Nazionale dell’Associazione Culturale Arte di Omegna e Prima Assoluta nella Sezione Archi del Concorso “Esperia” accedendo alla finale; si qualifica inoltre prima al “3rd Spezzaferri International Music Competition”.
Nel 2020 fonda il Quartetto d’Archi Erinni con cui ha ottenuto vari premi, prende parte a varie rassegne concertistiche del territorio e studia al conservatorio Cantelli di Novara con L.Cella e all'Accademia Perosi con O.Wille e J.Kuss.
In qualità di solista ha collaborato con numerose associazioni e artisti di rilievo per la realizzazione di spettacoli e concerti tra cui Sergio Bustric, Amii Stewart, Simone Cristicchi, il Kiwanis Club, il Rotary Club Valticino, gli Amici della musica di Monza, gli Amici della musica “Vittorio Cocito” di Novara.
A Novembre del 2021 ottiene il Diploma Accademico di Primo livello in Violoncello con il massimo dei voti.
Ha partecipato a corsi e master con Paola Mosca, Greta e Sulla Mullaj, Massimo Palumbo, Sara Airoldi, Susan Moses, Csaba Onczay, Johannes Goriztki e Kyril Zlotnikov. Ha frequentato il Corso Biennale di Violoncello dell’Accademia di Pinerolo nella classe di Marianne Chen durante il quale ha avuto l’occasione di studiare con L. Sesenna.

 

MATTEO SAVIO Inizia nel 2010 gli studi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Andrea Pestalozza, indirizzandosi fin da subito al repertorio contemporaneo per percussioni. L’incontro con A. Pestalozza segna in modo determinante il suo approccio interpretativo. Nel 2013 studia con Andrea Dulbecco avvicinandosi all’improvvisazione e al jazz. Ha vinto diversi premi all’interno del Conservatorio, tra cui, nel 2018, il primo premio nella categoria strumenti a tastiera e percussioni. Nel 2018 viene selezionato per il concorso Erasmus e accede al prestigioso Conservatoire National Supérieur de Musique et Danse de Paris perfezionandosi sotto la guida di musicisti quali Gilles Durot, Florent Jodelet e Jens McManama. Nel 2018 fonda insieme a Raffaele Marsicano il collettivo VeGo con lo scopo di creare una nuova fusione tra testi originali e musica in un processo creativo che collega percussionista/poeta e compositore/trombonista in maniera radicale. Ha eseguito diverse prime assolute collaborando spesso con giovani compositori. Ha collaborato con importanti compositori contemporanei, tra cui Salvatore Sciarrino, Stefano Gervasoni, Mario Garuti, Ivan Fedele, Alessandro Solbiati, Frédéric Durieux, Michael Jarrell, Toshio Hosokawa, Claudio Ambrosini e Marco Momi. Lavora attivamente con diversi ensemble e orchestre tra cui MDI ensemble,ZAUM percussion, Sentieri Selvaggi, La FIL, La Verdi, Milano Classica, Orchestra Haydn, Eutopia Ensemble, Giovine Orchestra Genovese e con festival quali il Ravenna Festival, festival Prometeo, festival Traiettorie, la Società del Quartetto e Milano Musica.