Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito
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Giuseppe Albanese
Domenica 09 Novembre 2025 18.00, Auditorium F.lli Olivieri, Conservatorio Guido Cantelli

Giuseppe Albanese, pianista

Weber, Carl Maria von (1786-1826) / Tausig, Carl (1841-1871)

Invito alla danza
Rondò brillante

 

Carl Maria von Weber (1786-1826)

Sonata in do Magg. n. 1 op. 24
Allegro – Andante – Menuetto – Rondo: Allegretto

 


 

Enrique Granados (1867-1916)
da Goyescas

  • Los requiebros
  • Quejas o la maja y el ruiseñor

 

Isaac Albéniz (1860-1909)

  • Triana
  • Navarra
  • Fête-dieu à Seville

 

Maurice Moszkowski (1854-1925)

Capriccio spagnolo

 


GIUSEPPE ALBANESE

Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Di recente pubblicazione i Concerti nn.1 e 2 e “Malédiction" di Liszt per Universal Music. A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: “Invitation to the dance”, dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel.

E’ invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona.

Tra i festival, di particolare rilievo i recital al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri. Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Regio di Torino.

Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale al “Busoni”, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate): un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.

Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina. Attualmente è docente di pianoforte principale al Conservatorio “Maderna-Lettimi” di Cesena-Rimini.